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Eolo
stelle lontane
Come sta il teatro ragazzi italiano?
Eolo rilancia il dibattito di luglio 2007 e chiede le vostre opinioni. .

Nel mese di luglio 2007, inaspettatamente e con uno stile che non lasciava dubbi, Eolo ha ospitato alcuni importanti contributi di persone “ informate sui fatti” ( per leggere gli interventi integrali http://www.eolo-ragazzi.it/stelle lontane)
Gli interventi proposti sulla nostra rivista descrivevano un Teatro Ragazzi italiano in crisi, “… un oggetto ordinario da cui è svanito ogni riferimento alla complessità …” Qualcuno ' sulla stessa rivista - ha addirittura avanzato l’ipotesi che non sia crisi, ma che viva “… una morte lenta..” Qui ' si dice ' non c’è riforma che tenga. Quello che serve è la rivoluzione che spazzi via “…sistema di istituzioni vecchie e reazionarie…”
Non tutti, però, la pensano così. In giro ci sono altri “operatori” che richiamano l’attenzione sullo “spessore” del “settore”. Spessore in termini di quantità ( numero di recite, di spettatori, di sale dedicate…) ma anche di qualità ( repertori, linguaggi, fortunate tournèes all’estero, ecc…)
Su Eolo a luglio, comunque, è comparsa una tesi molto interessante che va oltre all’analisi sullo stato del cosiddetto “settore” e ci introduce ad una possibile e suggestiva soluzione :“…il Teatro Ragazzi produce Teatro Ragazzi e compra Teatro Ragazzi. E' dunque il Teatro Ragazzi che si produce e riproduce e che - per molti versi - determina ed orienta le regole e gli standard (anche qualitativi) del proprio essere (o non essere) sistema e koinè” Seguendo questo ragionamento ' ci pare di capire ' si tratterebbe di mettere allo studio e alla realizzazione le buone pratiche interne al TR (economicamente sostenibili).

Eolo rilancia il dibattito e chiede le vostre opinioni. Sotto forma di scritti o di telefonate, di conversazioni, di incontri pubblici, di dibattiti e convegni dei quali daremo tempestivamente conto sulla rivista stessa.

Per Eolo
Mario Bianchi e Renzo Raccanelli




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